Gigi Tarantola, noto come GGT, è un artista multidisciplinare nato a Milano nel 1972. La sua carriera inizia come fumettista underground negli anni '90, per poi evolvere in un percorso che abbraccia la pittura, la videoanimazione e le installazioni, creando uno stile personale in cui l’ironia e la sintesi visiva diventano strumenti espressivi. La sua pittura, caratterizzata da forme super piatte, contorni netti e colori primari, ha un impatto immediato e accessibile a un pubblico vasto, grazie alla semplicità formale che nasconde però un'interpretazione complessa del presente.
GGT


Le sue opere, nelle quali si susseguono icone ricorrenti come cuori, corone, mostri, bombe e televisori, sono volutamente accessibili a tutti e vogliono essere pop e popolari, prive di qualsiasi riferimento etnico o di genere, rappresentando l’umanità nella sua essenza universale. GGT utilizza questi simboli come metafore per esplorare temi attuali: il rapporto dell’uomo con il pianeta, la migrazione, le disuguaglianze sociali e l’assuefazione alla tecnologia. Tuttavia, l'artista evita giudizi e slogan; preferisce invece lasciare un’apertura interpretativa, stimolando una riflessione che va oltre la semplice osservazione e che invita a esplorare i diversi livelli di significato delle sue opere.
Traendo ispirazione da artisti come Keith Haring e Professor Bad Trip, GGT ha sviluppato uno stile libero da correnti o tendenze, mantenendo un approccio indipendente e di “outsider.” In un mercato dominato dalla Street Art come business, l’artista continua a lavorare principalmente in studio, valorizzando la propria indipendenza dalle logiche commerciali. Questa libertà si riflette anche nella produzione di opere accessibili, spesso riproducendo i suoi temi più cari in molteplici versioni, senza preoccuparsi del concetto di pezzo unico e rendendo l’arte fruibile a tutti.
GGT esplora costantemente nuove tecniche e supporti, utilizzando materiali di recupero come vecchie cornici, cartelli stradali, o persino schermi di flipper, reinventando ogni oggetto come base per il suo stile visivo. Attualmente l’artista è impegnato in una nuova serie di opere ispirate al concetto giapponese di “MA” (間), dove il vuoto e la forma coesistono in un equilibrio visivo. In questa ricerca di armonia tra spazio vuoto e figura, GGT continua a esplorare i limiti della sintesi visiva, con la ricerca di un linguaggio iconico e fortemente originale.


